Situata a 10 km da Grosseto, nel punto di passaggio tra la Valle dell'Ombrone e la Maremma grossetana, sulla riva dell'antico lago di Prile, Roselle è oggi una delle zone archeologiche più interessanti d'Italia.

L'Area archeologica di Roselle comprende i resti dell'antica città di Roselle (Rusellae per i Romani), le cui origini sono etrusche.

La sovrapposizione di edifici e mura appartenenti alle civltà Villanoviana, Etrusca e poi Romana rende questa città un interessante luogo da visitare, ricco di storia e di fascino. Gli scavi consentono di vedere ampie sezioni della cinta muraria, lunga circa 3 chilometri, con ingressi da sette porte. Oggi è possibile percorrere a piedi il sentiero che costeggia le mura, ben visibili soprattutto sul lato settentrionale, dove le strutture hanno talvolta conservato fino a cinque metri della loro originaria altezza.

Nella parte nord dell'Area Archeologica di Roselle sono visibili i resti dell'anfiteatro romano attribuile all'età di Augusto, mentre nei pressi si trovano anche numerosi resti del Foro romano. Nell'immediata zona est del foro si estende una via romana che conduce ad una Basilica, anch'essa di epoca augustea, anche se modificata successivamente.

Sempre nei pressi del foro sono visibili i ruderi della Domus dei Flamines Augustales, costruzione dedicata al culto imperiale e di numerose residenze signorili.

Nei dintorni, ma soprattutto lungo le vie di accesso alla città, si susseguono ruderi di necropoli. Di particolare rilievo ad est del foro romano, a completare l'Area Archeologica di Roselle sorge il complesso delle terme, realizzato, si presume, agli inizi del secondo secolo, modificato poi in epoca tardo imperiale.

Scavi più profondi hanno rivelato l'impianto urbano di età tardo arcaica, con abitazioni e laboratori artigiani del VII-VI sec. a. C.

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