Un itinerario nel Parco Nazionale Val Grande per cogliere le suggestioni di una natura selvaggia e il fascino di pagine di storia scritte dall’uomo in secoli di contatto stretto con l’ambiente. Boschi di latifoglie, faggete, pascoli abbandonati, profonde forre scavate dal torrente, e poi alpeggi, massi coppellati, aie carbonili, ricordi del grande disboscamento e del rastrellamento del giugno 1944. Da Cicogna, piccola capitale della Val Grande, si sale all’Alpe Prà percorrendo il sentiero natura “La civiltà della fatica” che si sviluppa lungo la bella mulattiera che sale, con tornanti regolari, fra vecchi terrazzamenti coltivati a castagno e il bosco di latifoglie fino ai pascoli inselvatichiti dell’Alpe. Alla sommità dei prati vi è il rifugio “Casa dell’Alpino”, appena sotto, in posizione dominante sulla valle, il masso con le antiche incisioni rupestri. Si procede in faggeta fino ai prati abbandonati dell’Alpe Leciuri per poi scendere a Pogallo. Si rientra a Cicogna lungo la bellissima e comoda “mulattiera Sutermeister”, dove si trovano i pannelli esplicativi del secondo sentiero natura del Parco Nazionale “Una storia d’acqua”.
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