Nelle acque di Stresa e Baveno, il Lago Maggiore conserva tre gioielli naturali che la mano dell’uomo ha reso ancora più preziosi, l’ Isola Bella e l’ Isola Madre, che formano il complesso chiamato delle Isole Borromee e l’Isola dei Pescatori. Servite dalla Navigazione Lago Maggiore e da numerosi motoscafisti privati, sono da sempre meta irrinunciabile per i turisti. che le affollano durante la stagione ufficiale, tra aprile e ottobre. L’Isola Pescatori Fu la prima delle isole ad essere abitata, e costituisce ora più che mai, con le sue caratteristiche viuzze tortuose uno dei luoghi più romantici del lago. (La chiesetta dell`isola dedicata a S. Vittore risale all`inizio del XI secolo). Isola Bella ed Isola Madre formano il complesso chiamato delle Isole Borromee, in quanto di proprietà dell’omonima famiglia che diede i natali all’illustre San Carlo Borromeo. Isola Bella Edificati a partire del 1632, il Palazzo ed i Giardini dell`Isola Bella, costituiscono la più importante attrattiva del Lago Maggiore. La visita al Palazzo Borromeo, consente di ammirare al piano terreno ed al piano nobile numerose sale riccamente arredate con sfarzi di ogni genere. Attigui al Palazzo, i Giardini alti 37 metri (con 10 terrazze), dove si trovano piante di ogni specie e provenienza Fino a circa il 1630 l`Isola Bella (allora chiamata Inferiore per opposizione all`Isola Superiore, oggi detta dei Pescatori), era costituita essenzialmente da un lembo di terra e roccia abitata da pescatori. Le prime opere edilizie furono avviate da Giulio Cesare Borromeo (1593-1638), ma ad una vera e propria campagna di acquisizioni si dedicò Carlo III (1586-1652) che diede il via ai primi interventi concreti e volle chiamarla Isabella in onore della moglie Isabella D`Adda. I veri artefici della trasformazione dell`isola furono i figli, il Cardinale Giberto III (1615-1672), e in particolare Vitaliano VI (1620-1690), che migliorarono e innovarono il primitivo progetto del padre. Palazzo e giardini vennero concepiti come un`unica entità di grande impatto scenografico: l`isola prese la forma di un immaginario vascello con la villa edificata nella parte più stretta a settentrione (ponte di prua) e il giardino nella parte più ampia della zona meridionale (ponte di poppa). Nella realizzazione di questa visione si succedono, dalla metà del Seicento fino a metà Ottocento, importanti architetti come Giovanni Angelo Crivelli, Filippo Gagnola, Carlo Fontana e, più in qua nei secoli, Giulio Galliori, Cosimo Morelli, Giuseppe Zanoia, Luigi Canonica. Dopo secoli di lavoro il Principe Vitaliano X Borromeo Arese (1892-1982) terminerà il Palazzo con la costruzione del Salone Grande (1948-1952), della facciata settentrionale e del grande molo all`estremità superiore dell`isola (1948-1958). Isola Madre. È la più grande delle Isole Borromee e la più caratteristica per l`atmosfera raccolta, silente, incantata: un giardino di piante rare e fiori esotici nel quale vivono in piena libertà pavoni, pappagalli e fagiani d`ogni varietà creando il fascino di una terra tropicale. L`Isola Madre è particolarmente famosa per la fioritura di azalee, rododendri, camelie, ma anche per i pergolati di glicini antichissimi, l`esemplare più grande d`Europa di Cipresso del Cashmir di oltre duecento anni,le spalliere di cedri e limoni, la collezione di ibiscus, il Ginkgo biloba.
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