Montalcino, meta di turismo d elite , nonostante la miopia della Pubblica Amministrazione grazie al direttore artistico Rubei , continua a vivere la fiaba. All'interno della rocca, sotto le stelle ci si gode una rassegna di musicisti italiani ed internazionali, davanti a un bicchiere del "vino" per antonomasia.
Nato dal jazz club Alexanderplatz di Roma, in simbiosi con il Jazz Festival di Villa Celimontana sempre nella capitale, Quest'anno l'appuntamento propone nomi del panorama jazz nostrano e non, che non hanno bisogno di presentazioni. Venerdì 11, a Enrico Rava. Poi la rassegna diventa internazionale: sabato 12 con The Yellow Jackets e Mike Stern, la Chicago Jazz Ensemble giovedì 17, la Ronnie Cuber Band venerdì 18 e il Shawnn Monteiro 4tet sabato 19. Domenica 20 il gran finale è affidato a Stefano Bollani, con il suo Carioca. Il tutto addolcito - prima, durante e dopo - dalla degustazione dei preziosi vini locali. (Villa Banfi) Ma a poca distanza si può degustare il Brunello, fatto secondo la tradizione (certo non cheap) , (Salvioni, Soldera, ecc.. ) in compenso la multinazionale offre dei vini australiani e cileni eccezionali. " IL PALAZZO" romantic hotel offre pacchetti di pernottamento con possibilità di incontro con artisti internazionali.
"L'idea è nata da una scommessa, ormai tanti anni fa, per contrastare il luogo comune secondo il quale ascoltando musica si beve birra", racconta Giampiero Rubei, direttore artistico di Jazz and Wine. "All'inizio non ci credeva nessuno è invece ha funzionato e ora all'appuntamento partecipa l'intero paese". Anche la risposta del pubblico non si è fatta attendere: nelle scorse edizioni al festival hanno partecipato almeno 7-8 mila persone, ricorda Rubei. Fra questi moltissimi gli stranieri, attirati da nomi di richiamo che arricchiscono anche questa edizione 2008.
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