L’albero di Natale che ogni anno, la sera del 7 dicembre vigilia dell’Immacolata, si accende sulle pendici del Monte Ingino è del tutto speciale.
E’ il più grande del mondo; è ormai un simbolo di Gubbio. Sale dalle ultime case di pietra del Centro storico fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città, nei cui pressi e fino al 10 gennaio risplende la stella cometa che completa l’albero stesso. Quattrocento metri di luce per annunciare il Natale e per garantire a Gubbio un altro record. La sagoma luminosa che riproduce la forma di un abete è finita giustamente nel Guinness dei primati.
Nell’edizione 1991 a pagina 128 è riportato: “A Gubbio (Perugia) durante il periodo natalizio viene allestita una decorazione luminosa a forma di albero di Natale composta da 500 fari collegati per mezzo di dodicimila metri di cavo, che riveste un versante del Monte Ingino da circa 500 a 900 metri di altitudine”. Nel frattempo le sorgenti luminose sono diventate circa 800. L’albero, visibile fin dai monti di Umbertide e dalle colline di Perugia, è disegnato con neon di intensa luminosità e di molti colori: quelli verdi ne delineano la sagoma.
L’iniziativa nasce anni fa quando alcuni eugubini decidono di onorare la Natività in modo diverso dal solito; scatta così l’idea di disegnare l’Albero sul versante del monte che sovrasta la città e la sera del 7 dicembre 1980, dopo tantissime difficoltà, le luci si accendono per la prima volta.
Da quel giorno, puntuali, la cerimonia ed il miracolo si ripetono grazie all’apposito comitato formato da volontari che offrono gratuitamente il proprio impegno per circa tre mesi.
|